New York, a spasso con la Subway!

Scritto da ambrix on . Postato in Viaggi

times square new york

Subaway – Times Square – Rockfeller Center – World Trade Center – 5th Avenue – Cattedrale di St. Patrick – Radio City Music Hall

Una sana dormita era quel che ci voleva. Svegli dalle 7 del mattino, ci prepariamo per la prima vera visita alla Città-che-non-dorme-mai. Per la colazione, ci fermiamo in un locale, di fronte all’Hotel (qui a NY è d’uso non includere la prima colazione), e la prima sorpresa è il cappuccino: superlativo! Messa a posto la pancia, siamo pronti per prendere la  Subway . Prima però, abbiamo bisogno della Metrocard, con cui possiamo prendere la Metro per sette giorni consecutivi. Abbonarsi è semplicissimo, ci sono distributori automatici ovunque, e in ogni caso, non mancano gli operatori allo sportello presso ogni stazione. Acquistate le Metrocard, siamo (davvero) pronti allo start. Direzione  Times Square .

new york metro

Mentre la Grande Città si aggrappa al cielo in cerca di spazio vitale, allo stesso tempo scava nella terra per commutazione, creando una catacomba di arterie nelle quali sfrecciano i treni. Sistemati di notte in freddi parchi di periferia si riposano fino all’alba, poi una mente invisibile li disperde nell’onda di piena della vita cittadina. […] Will Eisner

Per la serie, quant’è piccolo il mondo, all’interno della metro, stesso vagone, una coppia di freschi sposi pugliesi consultava una mappa. Ci conosciamo e decidiamo di continuare la visita della Big Apple insieme. Loro rimarranno tre giorni, noi un po’ di più. Fermata Subway 42, nel cuore di New York, tra la 42th e 7th Ave: l’impatto è vertiginoso. Un mix di colori, pannelli elettronici, pubblicità, etnie di ogni specie, fumi, odori, grattacieli ed edifici che negli anni si sono levati dal ventre di Manhattan. La potenza economica, il sogno americano sembrano fondersi con i passanti, con i simboli che sono sotto gli occhi di tutti. Non puoi camminare e non guardare continuamente verso l’alto, una metropoli tesa verso il cielo, che mette a dura prova la cervicale dei visitatori. 

A pochi isolati da Times Square, si estende il  Rockefeller Center , ed uno dei suoi edifici è l’RCA Building tra la 6th e la 5th Ave in vista dalla 49th strada. Destinazione Top of the Rock, a 260 metri di altezza. Il pezzo forte è nella salita: per scalare i 62 piani, l’ascensore futuristica, impiega circa 40 secondi! Il panorama a 360° è mozzafiato, dalle terrazze art déco si può ammirare l’Empire State Building e l’intera Manhattan, con vista a strapiombo su Central Park.

new york rockfeller center

 

Una foto del 1932, molto nota, chiamata Lunch atop a Skyscraper (11 uomini a pranzo) è stata scattata in cima all’edificio ed è stata inserita da Time Magazine nella lista delle 100 foto più influenti di sempre. Foto Archivio New York Times

Scattate un numero indefinito di foto, usciti dal rockbuilding, ci fermiamo nella  Rockfeller Plaza , dove la  Statua di Prometeo  fa da chioccia ad una tra le terrazze più viste al cinema e in tv, che però è in fase di allestimento a pista da pattinaggio su ghiaccio.

Dopo uno spuntino, saliamo su uno dei Bus turistici che propongono il giro di New York, includendo vari percorsi e tappe. La parte interessante è che si può scendere e risalire un numero illimitato di volte, la durata è di due giorni (anche non consecutivi). Così inziamo la discesa verso  Downtown  . Strada facendo, attraversiamo i quartieri che portano nella parte bassa di Manhattan, da Chelsea a TriBeca. Una delle costruzioni più originali di Manhattan, è sicuramente il  Flatiron , un edificio la cui pianta è a forma di ferro da stiro.

Qualcuno lo ricorderà come la sede del Daily Bugle diretto da J. Jonah Jameson, il bisbetico direttore del giornale dove lavora Peter Parker (Spiderman).

Dopo una mezz’ora, facciamo tappa, al  World Trade Center . All’altezza della Chambers Street Station, un via vai di gente si affolla per guardare ciò che un tempo era il luogo delle Torri Gemelle, ora  Ground Zero . Tutta la zona è sempre un cantiere. E sebbene gran parte dei lavori sono terminati, gli operai lavorano ancora incessantemente. I controlli sono serrati, basti pensare che nel perimetro di Ground Zero è persino vietato fumare una sigaretta! Al posto delle Twin Towers, impresse nella memoria di tutti, due enormi vasche colme d’acqua. Sui bordi, le incisioni dei nomi di tutte le vittime dell’attentato terroristico dell’11 settembre 2001. Il luogo è stato chiamato Reflecting Absence.

Risaliti sul Bus, scendiamo fino alla parte più a sud di Manhattan, nei pressi del Battery Park, dove partono i battelli per Ellis Island e Liberty Island (tappe che faremo domani). Qui giriamo intorno al Broklyn-Battery Tunnel, uno dei tunnel più lunghi del nordamerica, che collega per l’appunto Manhattan a Broklyn.

La facciata del Battery Place era l’Headquarters degli Agenti J e K – al secolo Willy Smith e Tommy Lee Jones – nella celebre saga Men in Black.

Dopo qualche ora, ci ritroviamo dove eravamo salpati, sulla  5th Avenue  all’altezza del Rockfeller Center. Scendiamo e decidiamo di vistare la  Cattedrale di St Patrick , il cui dirimpettaio è  Atlante  che regge il mondo.

Non può mancare la passeggiata nella strada più famosa e mitizzata al mondo. Con le luci della sera che iniziano ad accendersi, l’atmosfera è straordinaria! Su questa strada, si trova il famoso  Radio City Music Hall , la  Trump Tower  e vi sono alcuni dei negozi più prestigiosi al mondo. Da Armani – 53th street – a Gucci, Prada, Abercrombie & Fitch, e Tiffany – 56th street. All’angolo della 59th street, all’inizio di Central Park, l’Apple Store col cubo di vetro, aperto 365 giorni all’anno. Ovviamente ci fermiamo da Tiffany per ripensare a una delle scene mitiche di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany.

Stanchi e con le batterie (quasi) scariche, riprendiamo la strada di casa. Subway Linea Gialla e poi cambio per la Linea Rossa. Rientro al Nylo alle 20:15 con cena annessa. Seconda giornata 13 ore no-stop.

Day 1 <– [] —> Day 3

 

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