Arrivo a Londra

Scritto da ambrix on . Postato in Viaggi

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Arrivo a Londra

Siamo arrivati ieri al Gatwick Airport, intorno alle 7 di sera. Dall’aeroporto abbiamo preso il Gatwick Express, che in poco più di mezz’ora porta alla  Victoria Station . Il posto dove pernotteremo è in zona Kensington e per raggiungere la destinazione abbiamo preso la mitica metropolitana:  The Tube  è tra le più antiche e famose al mondo. Alla stazione si possono chiedere informazioni sulla Oyster Card e la Travelcard. Noi abbiamo scelto la 7 Day Travelcard, che rappresenta un buon compromesso per chi vuole viaggiare in metro. Successivamente, la nostra destinazione è stata la Earls Court Station . L’Indigo Hotel è a pochi passi. L’impatto è ottimo e l’albergo si presenta benissimo sia all’esterno che all’interno: l’arrivo a Londra è dei migliori! Tuttavia, ci concediamo la notte per riposare e d’altra parte si è fatta mezzanotte passata!

[icon name=”building” class=”” unprefixed_class=””] Risveglio nella City

Dopo una sana dormita, abbiamo confermato tutte le buone sensazioni dell’arrivo a Londra. L’hotel è molto accogliente, il personale gentilissimo, tra cui molti dipendenti sono italiani. Stamattina abbiamo provato la colazione: ottima e abbondante. 

Messa a posto la pancia, raggiungiamo la Earls Court Station e prima di partire per l’itinerario giornaliero, notiamo la  Police Box  situata all’entrata della metropolitana. Una foto è d’obbligo: è la famosa macchina del tempo e astronave utilizzata dal Doctor Who nella serie televisiva omonima. 

Mind the Gap! La frase all’arrivo dei treni nella Metro di Londra.

Con la metro puoi viaggiare in totale relax e raggiungere praticamente tutte le zone di Londra. Per di più è comoda e intuitiva, tuttavia va studiata attentamente prima di addentrarsi nei suoi labirinti. Prendiamo la linea verde e arriviamo a  Westminster Abbey . All’uscita siamo di fronte al  Big Ben . Questa zona è strategica, infatti da qui è possibile vedere, oltre ai già citati monumenti, il Palazzo e il Ponte di Westminster e la famosa ruota panoramica  London Eye .

La Cattedrale dei Re
Capolavoro gotico e patrimonio UNESCO, l’abbazia è stata costruita tra il 1200 e il 1500, sul luogo in cui sorgeva un monastero benedettino. Dal 1066 ospita le incoronazioni di Re e Regine d’Inghilterra, e fin dalla fondazione custodisce i resti e i monumenti di almeno cinquemila tra Santi e Sovrani, Poeti e uomini di Stato. Dopo il Big Ben e le cabine telefoniche rosse, la facciata sull’ingresso ovest dell’abbazia è una delle immagini celebri di Londra. Sopra il portale, dieci statue di martiri hanno i volti di eroi del nostro tempo, tra cui Martin Luther King, e rappresentano tutti coloro che sono morti e che continuano a morire a causa di oppressioni e persecuzioni. All’interno, ai lati del coro, il monumento di Isaac Newton e quello di Lord Stanhope, segretario di Stato. Ad Enrico VII, primo Re della dinastia Tudor, si deve la costruzione della Lady Chapel. Il Sanctuary, anche chiamato the Confessor’s Chapel, è il luogo in cui avviene l’incoronazione dei sovrani da quasi mille anni. Sul soffitto, un magnifico mosaico dell’Ultima Cena, di Antonio Salviati. Nel transetto sud c’è il Poets’Corner, una delle aree più famose dell’abbazia. Il primo ad essere seppellito qui fu Geoffrey Chaucer, l’autore dei Canterbury Tales. Nei 150 anni successivi, quest’angolo è diventato la memoria letteraria di Londra: oggi qui sono sepolti o commemorati tutti i rappresentanti della letteratura inglese, da Shakespeare a Kipling, da Dickens a Lewis Carroll.
 

Visita alla Regina (!??)

Trascorsa tutta la mattinata con la visita della Cattedrale di Westminster, ci incamminiamo verso il verde del  St James Park  . Il parco è pieno di attrazioni e di animali che popolano i laghetti circostanti. Inotre, il percorso è particolarmente piacevole e per di più ci porta direttamente a  Buckingham Palace .

Scattate le foto di rito, attraversiamo il  Green Park  per raggiungere  Piccadilly Circus . Nella piazza con Eros che scaglia la freccia dall’alto, ci fermiamo anche a pranzo. Inutile dire che nella zona circostante, c’è solo l’imbarazzo della scelta per quanto concerne la cucina. Noi scegliamo un tipico pub inglese a pochi passi da Piccadilly.

Ricaricate le batterie proseguiamo per  Trafalgar Square , dove faremo una capatina alla  National Gallery . Infatti il Museo è situato alle spalle della piazza.

Trafalgar Square è simbolica testimonianza della vittoria marittima del Regno Unito sui francesi e gli spagnoli, all’inizio del XIX secolo. Nella piazza si erge la  Colonna di Nelson , con la statua del vice ammiraglio Nelson, che morì nella battaglia di Trafalgar sulle coste di Cadice, posizionato in piedi su un monumento di 5,5 metri fiancheggiato da quattro leoni. 

Per la Gallery, non basterebbe una giornata intera, quindi decidiamo di vedere una parte della collezione oggi, per poi ritornare successivamente, magari l’ultimo giorno londinese, per completare la visita.

La National Gallery
Il Museo è suddiviso in quattro gruppi di sale, in base al periodo: dipinti dal 1250 al 1500 (Area Blu) nella Sainsbury Wing, dal 1500 al 1600 (Area Viola), dal 1600 al 1700 (Area Gialla) e del periodo dal 1700 all’inizio del 1900 (Area Verde). Quest’ultimo gruppo di sale è il nostro preferito, perché comprende il periodo degli Impressionisti. In queste sale è possibile ammirare famosissimi dipinti di Monet, Van Gogh, Degas, Cézannes, ma anche interessanti opere di periodi precedenti, fra cui il Canaletto o i pittori inglesi Turner e Constable.

Girare all’interno del famoso museo può far perdere la cognizione del tempo. E infatti all’uscita, sulla piazza si sono accese le luci della sera e Londra assume un aspetto più dark!

Per rientrare in hotel prendiamo la Charing Cross Station. L’interno è tutto da vedere, ovviamente il tema è la battaglia di Trafalgar.

In conclusione, il bilancio di giornata è più che positivo, l’arrivo a Londra e il primo giorno sono trascorsi in totale relax!

Day 2

 

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