Le Relazioni Sindacali nella Scuola
Dai prodromi della Privatizzazione alle nuove Relazioni Sindacali nella Scuola italiana.
Con la Legge 29/1993, si dà avvio al processo di privatizzazione del pubblico impiego. Ciò comporta la contrattualizzazione del lavoro pubblico: nasce la pratica delle relazioni sindacali. Negli anni a seguire si ha un consolidamento di tale processo, in particolare con la Legge 59/1997 e suoi decreti attuativi, oltre all’introduzione dell’ Autonomia delle Pubbliche Amministrazioni, si ha l’attribuzione delle qualifica dirigenziale ai capi d’istituto.
Il Dirigente Scolastico, con riferimento all’Art.25 del D.Lgs 165/2001, assicura la gestione unitaria dell’istituzione, ne ha la legale rappresentanza, organizza l’attività scolastica nel rispetto dei criteri di Efficienza e di Efficacia ed è titolare delle relazioni sindacali nella scuola in cui opera. Egli rappresenta la parte pubblica, le rappresentanze sindacali sono la controparte (lavoratori).
Questo tipo di relazioni, si basano su due pratiche fondamentali, l’ Informazione ed il Confronto . La prima è atta ad informare, mediante comunicazioni preventive e successive, gli attori del contesto sindacale. La seconda invece è una forma democratica di dialogo che ha come scopo il miglioramento della qualità dei servizi offerti, nella fattispecie, dell’offerta formativa. Le materie oggetto di confronto sono indicate nel CCNL, siglato il 19 aprile 2018 e, per il DS, escludere queste indicazioni può significare comportamento antisindacale. In particolare, tra l’altro, sono oggetto di confronto, i criteri di valorizzazione del merito del personale scolastico ( Bonus Merito ) ed i criteri per la formazione delle classi.
In tal caso, una Leadership Democratica e Diffusa potrebbe essere di notevole aiuto al DS. Egli dovrà avere la giusta sensibilità nel saper ascoltare la comunità scolastica in tutte le sue componenti. Egli guiderà e motiverà gli attori nel raggiungimento degli obiettivi prefissati e nel perseguimento del successo formativo degli studenti e delle studentesse.
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