Le Competenze Chiave
Il Parlamento e la Commissione Europea hanno riformato il Quadro di Riferimento per le competenze chiave dell’apprendimento permanente (2018). Le competenze chiave sono alla base dello sviluppo degli apprendimenti degli studenti, che sono, ad esempio, al termine del primo ciclo di istruzione.
Con la Strategia Europa 2020 e l’ Agenda 2030 , tra i tanti propositi, si prospetta l’obiettivo dell’innalzamento della qualità dei sistemi di istruzione e formazione, con particolare attenzione alla cittadinanza attiva ed allo sviluppo sostenibile, nel rispetto delle peculiarità culturali dei singoli Paesi. In tale scenario si collocano le competenze chiave per il primo ciclo di istruzione.
Infatti, i documenti europei arrivano in Italia attraverso diversi interventi normativi. Tra questi ritroviamo le Indicazioni Nazionali e nuovi scenari , emanate con NM 3645/2018, in cui vengono ripresi i concetti di base delle direttive europee, fissando, per l’appunto, l’attenzione sulle Competenze chiave e sullo sviluppo del Lifelong Learning , ossia l’apprendimento permanente. Il nuovo documento, armonizza le Indicazioni Nazionali 2012 (pubblicate negli Annali della Pubblica Istruzione a seguito del DM 254/2012), andando a consolidare la centralità della persona, nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola individuo e nel rispetto della Costituzione Italiana e della tradizione culturale europea.
Tra le competenze di base, facendo riferimento alla Raccomandazione Europea del 2006, ritroviamo, tra l’altro, la comunicazione nella madrelingua, la comunicazione nelle lingue straniere e le competenze digitali e di imprenditorialità. Al documento del 2006, ne sono seguiti altri nel corso degli anni, tra cui le ultime Raccomandazioni del 2018, che vanno a contestualizzare il percorso delle competenze relazionandolo all’evoluzione della società attuale, così come riportato nella seguente tabella sinottica:
Quadro di Riferimento 2006 | Quadro di Riferimento 2018 |
|
|
Ma cosa vuol dire competenza?
Un utilissimo glossario, che può essere visto in termini generali, è riportato nell’art. 2 del DI 92/2018 (Regolamento dei nuovi Professionali), dove per competenza si intende una comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale. Se vogliamo, potremmo sintetizzare che la competenza è una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti, alla quale consegue il concetto più ampio di responsabilità.
La Certificazione delle Competenze
Al fine della certificazione delle competenze , il sistema scolastico italiano ha organizzato dei modelli a cui poter fare riferimento, uno per ogni grado di scuola:
- Scuola primaria (Allegato A DM 742/2017)
- Scuola secondaria di primo grado (Allegato B DM 742/2017)
- Scuola secondaria di secondo grado (Allegato DM 9/2010)
- Documenti comuni sono il DM 139/2007 e la CM 3/2015.
Come si muovono le scuole?
Le competenze rappresentano il corredo del cittadino attivo, che nella società di oggi, mutevole e complessa, si muove, opera e apprende. Pertanto, l’istruzione e la formazione, e quindi anche gli istituti scolastici, dovranno essere orientati a consolidare le competenze pensando ad approcci innovativi in grado di riprodurre la complessità della realtà, attraverso l’utilizzo di ambienti di apprendimento interdisciplinari, partenariati, didattica collaborativa, ecc. .
Nella scuola italiana, i dirigenti scolastici, pertanto, dovranno essere dei veri e propri Leader Educativi , avendo coscienza dell’effettivo cambiamento concettuale introdotto anche dalle ultime Indicazioni Nazionali, tenendo ben presente lo spostamento dagli insegnamenti agli apprendimenti: ci si focalizza non più sul cosa insegnare ma sul come farlo.
ultimo aggiornamento 20.11.2022
Ritorna all’Elenco