Mondragone e i Fiori del Caos
Mondragone e i Fiori del Caos: prima le fondamenta e dopo i fiori sul davanzale!
Mondragone e i Fiori del Caos è un mio articolo pubblicato su 81034.it, il magazine dedicato al posto in cui sono residente. “Una città giovane perché i giovani restino a Mondragone”. Questo il titolo di un recente comunicato stampa del candidato del PdL alla carica di Sindaco, Giovanni Schiappa. Ebbene si, che i giovani restino a Mondragone! Speranze o Illusioni? Leggendo il contenuto del comunicato, per forza di cose, mi sono sentito tirato in ballo. Infatti, da qualche mese, circa nove, ho lasciato la mia terra per domiciliarmi in Veneto, a settecento chilometri da casa, lontano dalle persone che amo.
Il motivo è comune a tanti altri che hanno fatto la mia stessa “scelta”: opportunità di lavoro. Insegno Elettronica in un Istituto Professionale di Schio, una cittadina di quarantamila abitanti, situata a nord di Vicenza. Dopo una prima fase di transizione, non semplice e piena di momenti difficili, sono riuscito ad ambientarmi in questa nuova realtà. La qualità della vita è alta ed ogni piccola cosa sembra funzionare in modo quasi ottimale. A cosa mi riferisco? Ai servizi offerti ai cittadini ed a come i cittadini rispettano ed hanno cura del territorio in cui vivono. I veneti hanno una precisione a sprazzi maniacale, a partire dagli orari di apertura e chiusura dei negozi fino ad arrivare alla gestione dei rifiuti, passando per i colori delle abitazioni e la cura degli spazi verdi e pubblici in generale.
Agli occhi di chi viene dal “disordine totale”, qui tutto sembra funzionare come in un Truman Show. Forse, a volte, tanta cura e precisione mi annoia (e così ripenso al caos mondragonese). Nei miei rientri cadenzati, in quel di Mondragone, oggi più di ieri, risaltano ai miei occhi le differenze che ci dividono da altri centri urbani, centri i cui punti di forza sono stati valorizzati ed ottimizzati. E si può dire che a proposito di punti di forza, Mondragone ne ha tanti e ne ha uno che ha maggior peso rispetto agli altri: il mare!
Il mio rientro di fine aprile mi ha lasciato perplesso e amareggiato: un set per toilette in strada (viale Kennedy) con tanto di lavandino, water e bidè! Cose che altrove porterebbero all’arresto! Mondragone, lo si è sempre detto, ha tutto, ha tutti i colori, dal verde dei campi all’azzurro del mare.
Cosa vorrei comunicare con questo scritto? Vorrei che i cittadini leggessero accuratamente i programmi di tutti i candidati. Ed in base a questa attenta lettura, decidessero chi è meglio votare o chi non votare! Da anni ormai si promettono palezzetti dello sport, piscine comunali, porti, campi da tennis, posti di lavoro … ed ora internet gratis! Si internet gratis va bene (anche se si dovrebbe specificare che vi saranno delle fasce orarie e che la durata sarà al massimo di due o tre ore giornaliere, qualora il servizio si realizzasse) ma questo è come dire di voler abbellire il balcone di casa con vasi pieni di fiori colorati, il tutto quando la casa non è stata ancora costruita! Non so se rendo l’idea. Mancano le fondamenta, mancano le cose essenziali!
Prima tra tutte la manutenzione. Sono decenni che non esiste la cura degli spazi verdi e pubblici. C’è chi in passato aveva promesso che sarebbero stati manutenuti tutti i giardini pubblici, tuttavia la promessa è rimasta nel limbo. Non esiste manutenzione, non esiste una gestione razionale e pulita dei rifiuti, non esistono orari per il deposito dei rifiuti, non esistono luoghi dove questi possono essere deposti. Non esistono regole su come tinteggiare le case (ogni cittadino fa di testa propria, per chi si preoccupa di tinteggiare!), non esistono addetti al controllo (purtroppo necessari perché le cose vadano per il verso giusto), insomma c’è il caos totale per una città che può esser definita “un talento sprecato”.
E se pur esistessero già le regole, queste non vengono rispettate! L’elenco potrebbe continuare all’infinito, con tutti i disservizi e gli elementi fondamentali mancanti. A mio modesto parere, vivere in un posto in cui la pulizia delle strade, la cura degli spazi verdi e della spiaggia, i colori delle case (è una mia fissa ma fidatevi, dà connotazione e identità alle Città) ed il rispetto per l’ambiente, sono servizi che, una volta a regime, funzionanti, concreti e ben saldi, permetterebbero di definire vivibile un qualsiasi posto della terra. Una volta messi a posto questi punti, allora sì che si può pensare ai palazzetti, alle terme, al porto ed a internet gratis! Allora sì che si possono mettere i fiorellini sul davanzale … ma oggi, con una casa priva di fondamenta, dove li andremmo a posare? La speranza è sempre l’ultima a morire (eppur ci sta riuscendo)!
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