Quando squillava BiGrigio, il telefono di casa!

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BiGrigio, il mitico telefono di casa

Già negli anni ’50, sul mercato sono apparsi i primi modelli di telefoni progettati per l’utenza domestica e, con il boom di richieste di nuove utenze che si sono avute negli anni ’60, il designer Lino Saltini, realizzò il telefono  S62  prodotto da SIT-Siemens. Questo modello fu poi scelto dalla Sip che portò la produzione in Italia presso Italtel. Il telefono, denominato simpaticamente  Bigrigio , per le diverse tonalità di grigio del corpo e della cornetta, venne prodotto ed installato nelle nostre case dal 1962 al 1995 in diverse versione tra cui la variante da parete, quella senza disco che non permetteva quindi le chiamate in uscita, quella col tasto di chiamata per le installazioni con centralino, per arrivare alle versioni più recenti come quella denominata pulsar che venne distribuita dal  1985  e sostituiva il disco col tastierino numerico. Leggi Tutto

A spasso con Billy, il succo di frutta anni 80.

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Billy … il succo di frutta anni ottanta!

Un sapore inconfodibile! Non il massimo della salubrità, ma se di sapore si può parlare, allora sicuramente è quello degli anni ottanta. In quegli anni, il  Succo d’Arancia Billy  era in tutte (o quasi) le cartelle dei bambini di scuole medie ed elementari. La scotoletta di cartoncino  all’interno era metallizzata, con una sottilissima pellicola di cellophane a separare quel saporoso succo arancione da chissà quali strani materiali. E poi la cannuccia piegabile e quell’arancia disegnata a forma si smile che sembrava invitarti a gustare Billy, il succo di frutta del momento. Leggi Tutto

Quando c’era il Super 8

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K6 Cine Max Automatic:  il blockbuster delle pellicole in Super 8

Il proiettore  Cine Max K6  era uno dei dispositivi che permettevano l’home cinema negli anni ottanta. In Italia veniva prodotto dall’azienda Industria Giocattoli Cinematografic (decaduta poi nel 1986). Uno dei modi per vedere i nostri film o cartoni preferiti era quello di usare un proiettore! Il proiettore “giocattolo” più diffuso era il Cine Max K6 che utilizzava pellicole da 8 millimetri. Il costo si aggirava intorno alle 100 mila lire, tuttavia un film “completo” poteva arrivare a costare anche 150 mila lire, il che favorì la diffusione del noleggio (come del resto accadrà negli anni a seguire con le videocassette).

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